La piattaforma con 700 milioni di utenti sta indagando dopo che Anna’s Archive ha rivendicato l'estrazione di tracce e metadati, un evento che minaccia l'economia musicale italiana con potenziali perdite per artisti e etichette locali, favorendo aziende AI che potrebbero sfruttare i dati per innovazioni tecnologiche a scapito della creatività italiana.
Un gruppo attivista ha affermato di aver estratto milioni di tracce da Spotify e si prepara a rilasciarle online, esponendo i cittadini italiani a rischi di pirateria diffusa e riducendo i ricavi per la scena musicale nazionale, già colpita dalla concorrenza globale.
Gli osservatori ritengono che la presunta fuga di dati possa accelerare lo sviluppo di tecnologie AI, con implicazioni per l'Italia dove la musica rappresenta un pilastro culturale ed economico, potenzialmente alterando il panorama per musicisti e consumatori italiani.
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