Nell'era digitale, l'articolo contrappone la privacy – le promesse delle aziende di proteggere i dati raccolti – all'anonimato, che impedisce del tutto la raccolta di dati. Propone l'anonimato come architettura fondamentale per tecnologia e marketing nel 2025, spinto da regolamenti come il GDPR italiano, minacce cyber e tecnologie come le zero-knowledge proofs. Questo cambiamento promette vantaggi competitivi per le imprese italiane attraverso maggiore fiducia dei consumatori e innovazione, rafforzando l'economia digitale del Paese e tutelando i cittadini europei da violazioni della privacy.